TRIESTE – «La vita, le scelte, le opere di don Milani vollero essere e sono un “messaggio”; le sue proposte ed i suoi atti non sono circoscrivibili esclusivamente all’esperienza e alle vicende puntualmente limitate da cui nacquero. Parlando o scrivendo di lui non si può eludere il fatto che i problemi con cui egli si misurò sono ancora per tanta parte i nostri problemi, modificati e forse anche logorati negli anni trascorsi dalla sua morte, ma non mutati ancora nella loro reale sostanza. La sua vita e la sua esperienza vollero offrire una risposta ad alcuni almeno di questi problemi. Tali risposte possono essere in tutto o in parte accettate o rifiutate, ma non permettono, mi pare, per le loro stesse caratteristiche, di venire accantonate come individuali, irripetibili, specifiche.» Così lo storico Giovanni Miccoli, a lungo docente all’Università di Trieste, si esprime sul priore di Barbiana in un testo ripreso da Vanessa Roghi nel suo “La lettera sovversiva. Da don Milani a De Mauro, il potere delle parole” uscito poche settimane fa per Laterza. Un libro che racconta la storia dell’opera più famosa di don Milani, “Lettera a una professoressa”, e della battaglia da cui è nata, quella per la trasformazione della cultura da strumento di oppressione a elemento indispensabile per l’evoluzione democratica e civile del nostro Paese. Una battaglia per dare “tutti gli usi della parola a tutti”, che vede nelle parole le alleate più efficaci per combattere le disuguaglianze; una battaglia che non è oggi meno attuale di cinquantasei anni fa, quando l’appello della scuola di Barbiana uscì, un mese prima della morte del suo maestro. E sarà proprio l’attualità di questa lezione il tema della conversazione in programma venerdì 26 maggio, vigilia del centenario della nascita di don Lorenzo Milani, tra Vanessa Roghi, storica e autrice di programmi di storia per Rai Tre, e Gina Chianese, coordinatrice della laurea magistrale in Coordinamento e gestione dei servizi educativi e docente di Pedagogia generale e sociale all’Università di Trieste; a introdurle e stimolarle il giornalista Paolo Iannaccone, presidente del Centro di Accoglienza “Ernesto Balducci”.
Anche venerdì 26 la giornata inizierà prima e continuerà successivamente: alle 15.30 passeggiata entomologica nel Parco guidata da Silvia Castro, mirmecologa e biologa, con cui sarà possibile fare la conoscenza degli insetti che abitano nel comprensorio dell’ex ospedale psichiatrico.
Alle 17.15 un omaggio alle rose nella letteratura proposto dall’Associazione degli amatori delle rose, dall’Associazione culturale francofila Peter Martinc e dal Club della lettura di Capodistria, mentre alle 19 la parola va a Ilaria Felluga, che in dialogo con la giornalista Simonetta Lorigliola racconterà la storia della sua famiglia, una famiglia istriana tutta dentro la storia del Novecento di queste terre, che ha dato vita a quelle che oggi sono due delle aziende vinicole più prestigiose del Collio, Marco Felluga e Russiz Superiore.
Ultimo appuntamento anche con Alexander Ipavec, che ha accompagnato tutta la rassegna e che alla fisarmonica duetterà con Giorgio Pacorig al piano fender rhodes.
Ma la quarta giornata dell’edizione 2023 di “Rose Libri Musica Vino” va fuori dai bordi anche dell’orario consueto per festeggiare un anniversario prestigioso, il centenario de La coscienza di Zeno. Ospite d’eccezione sarà il celebre scrittore e germanista Claudio Magris che ripercorrerà, insieme a Helena Lozano Miralles, docente di Lingua e Traduzione spagnola dell’Università di Trieste, la storia del famoso romanzo; l’attore Valentino Pagliei leggerà dei brani alternandoli a musiche klezmer e ad alcune delle canzoni più note al tempo di Svevo interpretate dalla MaxMaber Orkestar; introdurranno la serata Tiziana Piras, docente di Letteratura italiana dell’Università di Trieste, e Riccardo Cepach, responsabile del Museo Sveviano del Comune di Trieste.
Confermata infine anche per questo quarto venerdì l’attenzione ai più piccoli dai 5 ai 10 anni: per loro il Mini Mu-Museo dei Bambini propone alle 16 Segni di bordo (segno, collage, trasformazioni), attività per la quale è gradita la prenotazione al numero +39 333 2611573 e un libero contributo.
In caso di maltempo gli incontri si terranno in Sala Conferenze.