Descrizione

Il Teatrino intitolato a Franco e Franca Basaglia, è un immobile di pregio culturale e storico situato nel comprensorio di San Giovanni, che per molti anni ha versato in stato di abbandono e di degrado.

I lavori di ristrutturazione dell’immobile, intrapresi dalla Provincia all’inizio degli anni ’90, hanno subito numerose sospensioni e ritardi dovuti prima al fallimento della ditta affidataria poi alle modifiche al progetto originale dovute alla necessità di adeguamento alle mutate disposizioni legislative tempo per tempo vigenti, ai vincoli posti dalla Soprintendenza (l’immobile infatti è stato dichiarato bene di interesse culturale dal Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia con provvedimento del Direttore Regionale di data 17 gennaio 2006) e alle prescrizioni dei Vigili del Fuoco.

In completamento dell’opera ha visto pertanto l’ampliamento della dotazione impiantistica e di attrezzature teatrali, la sistemazione dell’area verde retrostante al teatro e quindi il recupero funzionale dell’intera struttura con l’obiettivo di potenziare e rilanciare il sito quale spazio artistico-culturale e ideale luogo di incontro e socializzazione dei giovani del territorio.

Il teatrino è stato inaugurato il 28 giugno 2008 con uno spettacolo inserito nel festival “Teatri a Teatro”, nel 2010 lo spazio esterno dell’immobile è stato dedicato ad Angelo Cecchelin, nello stesso anno la struttura è stata intitolata a Franco e Franca Basaglia.Il Teatrino è situato in via Weiss 13, all’interno del Parco di San Giovanni, ha capienza massima di 250 posti a sedere ed è attrezzato per ospitare spettacoli teatrali, musicali, convegni, conferenze e ogni altra attività o manifestazione compatibile con le caratteristiche dell‘immobile, bene dichiarato di interesse culturale dal Ministero per i beni e le attività culturali.

Ciò che sappiamo sui materiali e le tecniche costruttive del teatrino lo possiamo desumere dal preventivo del 1903: infatti emerge che parte della costruzione doveva essere fatta in pietra d’I stria (…) Ma ciò che è più importante nella costruzione del teatro è l’uso del calcestruzzo armato, impiegato per la costruzione di tutto il complesso. Non è un caso che per gli edifici del manicomio Braidotti impieghi il calcestruzzo armato: infatti egli vive nella città dove i magazzini del Porto vecchio costituiscono un laboratorio di sperimentazione di materiale e tecniche costruttive. Così quando nei documenti d’archivio viene riportata la notizia che fu la Pittel & Brausewetter, una delle maggiori imprese di costruzione della Mitteleuropea, ad aggiudicarsi il contratto per i lavori in calcestruzzo armato, il fatto non stupisce: infatti in quegli stessi anni la stessa impresa stava realizzando i magazzini del Porto vecchio.